Venti poesie in spagnolo sulla maternità

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La poesia che canta alla madre è estremamente estesa e del tutto universale nel tempo e nello spazio. Raccogliamo in questo articolo 20 poesie di scrittori di lingua spagnola sulla maternità.

A mia madre

Pubblicato nel 1863, A mi madre comprende una serie di poesie di Rosalía de Castro, poetessa e scrittrice galiziana. È nata a Santiago de Compostela nel 1837 ed è stata una delle grandi poetesse spagnole del XIX secolo, scrivendo in galiziano e spagnolo. Le poesie contenute in To My Mother furono scritte dopo la morte della madre nel 1862.

Oh, che profonda tristezza!

Oh, che terribile dolore!

Sdraiato nella scatola nera

senza movimento e senza voce,

pallido come la cera

che i suoi resti illuminassero,

Ho visto la poveretta

madre del mio cuore!

Da allora non l’ho fatto

che mi ha dato calore,

che il fuoco che ha acceso

intorpidito è andato via.

Non ho avuto da allora

una voce amorosa

per dirmi: figlia mia,

Sono io che ti ho partorito!

Oh, che profonda tristezza!

Oh, che terribile dolore!…

Lei è morta e io sono vivo!

Lei è morta e io vivo!

Ma, ahimè, uccello senza nido,

il sole lo illuminerà poco,

ed era il petto di mia madre

nido del mio cuore!

Rosalia de Castro
Rosalia de Castro

Mamma, domani vado a Santiago

La poesia Madre domani vado a Santiago è inclusa in Trilce, la più rilevante raccolta di poesie di César Vallejo e opera fondamentale della poesia in lingua spagnola. César Vallejo, poeta trascendentale del XX secolo, nasce a Santiago de Chuco, in Perù, nel 1892.

Mamma, domani vado a Santiago,

per bagnarmi nella tua benedizione e nelle tue lacrime.

Sto accomodando le mie delusioni e il rosa

dolente delle mie false tragine.

Così, morto immortale.

Tra il colonnato delle tue ossa

che non può cadere né piangere,

e al cui fianco nemmeno il fato poteva intromettersi

nemmeno un suo dito.

Così, morto immortale.

COSÌ.

Cesare Vallejo
Cesare Vallejo

Sofferenza

Il ricordo della madre nei momenti di difficoltà. Dolores Ventimilla era una poetessa ecuadoriana del XIX secolo; Nacque a Quito il 12 luglio 1829.

Quindi oh! poi, mia madre,

le tue labbra si sono asciugate

lacrime infantili che scorrevano

le mie guance viola… e di giorno

Oh mio! non sei in giro per vederli….

Hanno il colore delle perle catramate….

Dolores Ventimilla
Dolores Ventimilla

ninne nanne di cipolla

Miguel Hernández, poeta spagnolo nato a Orihuela nel 1910 e morto ad Alicante all’età di 32 anni, era un rappresentante della generazione del ’27, scrisse questa poesia dedicata alla moglie Josefina Manresa e al figlio Manuel Miguel mentre fu imprigionato nel carcere di Torrijos, a Madrid.

Nella culla della fame

mio figlio lo era

con sangue di cipolla

lei ha allattato.

ma il tuo sangue

glassa di zucchero,

cipolla e fame

una donna bruna,

risolto in luna,

si rovescia filo per filo

sopra la culla

ridi, bambino

che inghiotti la luna

quando è necessario.

Miguel Hernández
Miguel Hernández

la madre

La madre di Pablo Neruda morì quando il poeta era molto giovane; suo padre in seguito sposò Trinidad Marverde, la madre, ” non potrei mai dire matrigna “, alla quale dedica la poesia.

oh dolce mamma

─Non potrei mai

dire matrigna─,

Ora

la mia bocca trema per definirti,

perché a malapena

Ho aperto la comprensione

Ho visto la bontà vestita di un povero straccio scuro,

la santità più utile:

quella dell’acqua e della farina,

e questo eri: la vita ti ha fatto il pane

e lì ti consumiamo,

dal lungo inverno all’inverno desolato

con le perdite all’interno

della casa

e la tua onnipresente umiltà

bombardamento

il grezzo

cereali di povertà

come se te ne fossi andato

diffusione

un fiume di diamanti

Pablo Neruda è nato a Parral, in Cile, il 12 luglio 1904. Uno dei poeti più importanti del XX secolo è stato insignito del Premio Nobel per la letteratura nel 1971. Morì a Santiago, in Cile, nel 1973.

Pablo Neruda
Pablo Neruda

la madre ora

Ne La madre ahora Mario Benedetti traduce i suoi sentimenti quando si ricongiunge alla madre dopo dodici anni di esilio. Mario Benedetti era un poeta e romanziere uruguaiano; È nato a Paso de los Toros, a Tacuarembó, nel 1920.

dodici anni fa

quanto tempo dovevo andare

Ho lasciato mia madre vicino alla finestra

guardando il viale

ora lo riprendo

solo con una differenza di canna

come vorrei capirlo

quando la vedo uguale a prima

sprecando il viale

ma a questo punto cos’altro

Posso farlo divertire

con storie vere o inventate

compragli un nuovo televisore

o dagli il suo bastone

Mario Benedetti
Mario Benedetti

Malinche

Uno dei temi dei testi della scrittrice messicana Rosario Castellanos è quello delle donne in una prospettiva femminista; in questa poesia parla di sua madre e della sua stessa nascita.

cacciato, espulso

del regno, del palazzo e delle calde viscere

di quella che mi ha partorito nel legittimo talamo

e che mi odiava perché ero suo pari

in figura e in rango

e si contemplava in me e odiava la sua immagine

e ha rotto lo specchio sul pavimento.

Avanzo verso il destino tra le catene

E lascio dietro ciò che sento ancora:

le tristi voci con cui sono sepolto.

E la voce di mia madre con le lacrime, con le lacrime!

che decreta la mia morte.

Rosario Castellanos Figueroa è nato a Città del Messico il 25 maggio 1925; È una delle scrittrici messicane più importanti del XX secolo.

rosario castellanos
rosario castellanos

A mia madre

Riconoscimento a chi ha dato la vita. José Martí nacque a L’Avana, Cuba, il 28 gennaio 1853.

Madre dell’anima Cara madre,

Sono i tuoi nativi, voglio cantare;

perché la mia anima, piena d’amore,

Anche se molto giovane, non si dimentica mai

di cui la vita ha dovuto darmi.

Gli anni passano, le ore volano

che al tuo fianco non ho voglia di andare

per le tue accattivanti carezze

e l’aspetto così seducente

che fanno battere il mio forte petto.

José Marti
José Marti

parole a mia madre

In questo sonetto Alfonsina Storni dialoga con la madre.

Non le grandi verità che ti chiedo, quali

non risponderesti loro; Indago solo

Sì, quando mi hai partorito, la luna era testimone

per gli oscuri cortili fioriti, passeggiando.

E sì, quando nel tuo seno di latini fervori,

Stavo dormendo ascoltando, un mare sonoro rauco

le notti ti hanno intorpidito e hai guardato nell’oro

del crepuscolo affondano gli uccelli marini.

Perché la mia anima è tutta fantastica, viaggiatore

e una nuvola di leggera follia la circonda

quando la luna nuova sorge nel cielo azzurro.

E piace se il mare apre i suoi forti calderoni.

Cullato in una chiara canzone da marinaio

guarda i grandi uccelli che passano senza meta.

Alfonsina Storni, poetessa e scrittrice argentina, nacque a Capriasca, in Svizzera, il 29 maggio 1892. Era una ragazza madre, cosa severamente condannata dalla società argentina dell’epoca.

Alfonsina Storni
Alfonsina Storni

piccola madre

madre, madre,

fiore cantarrana bianco,

dolce fascino della mia vita,

dolce amore che mai inganna

Chi ti guarda già ti ammira,

specchio che non si appanna,

la virtù ben appresa,

soffrire sempre in silenzio.

piccolo ragnetto perseverante,

che nell’angolo di montagna,

il suo fazzoletto laborioso

in silenzio tesse e salva.

Una bella vita

di delicata tenerezza,

di gentile pazienza,

dolce amore che mai inganna

Rómulo Gallegos è stato uno dei più importanti scrittori latinoamericani del XX secolo. Nacque a Caracas, in Venezuela, il 2 agosto 1884.

Romolo Gallego
Romolo Gallego

Una volta

L’esistenziale, la vita, che inizia nella poesia dall’essere padre e madre. Idea Vilariño era una poetessa uruguaiana; Nasce a Montevideo il 18 agosto 1920.

Sono mio padre e mia madre

Sono i miei figli

e io sono il mondo

Sono la vita

e non sono niente

nessuno

un pezzo animato

una visita

non lo era

che non sarà dopo

ci sto adesso

Non so quasi nient’altro

come una volta

altre cose che erano

come un cielo lontano

un mese

una settimana

un giorno d’estate

rispetto ad altri giorni nel mondo

dissipato

Idea Villarino
Dea Villarino

Dolcezza

Gabriela Mistral scrive alla madre. Gabriela Mistral è stata una poetessa cilena, vincitrice del Premio Nobel per la letteratura nel 1945. Nacque a Vicuña, nella Valle di Elqui, il 7 aprile 1889.

mia madre,

tenera piccola madre,

lascia che ti dica

dolcezza estrema.

il mio corpo è tuo

che hai raccolto in un bouquet;

lascialo mescolare

sulle tue ginocchia.

giocare per essere foglia

e io per essere Rocío:

e tra le tue braccia pazze

tienimi sospeso

mia madre,

il mio mondo intero,

lascia che ti dica

il massimo affetto

Gabriela Maestrale
Gabriela Maestrale

i regali

Il sentimento del poeta per ciò che la madre ha instillato nella sua vita. Luis Gonzaga Urbina nasce a Città del Messico nel 1864.

Hai messo nella mia anima la tenerezza malata,

il desiderio irrequieto e nervoso di amare;

il desiderio nascosto di credere; Dolcezza

sentire la bellezza della vita e sognare.

Del bacio fecondo che due esseri si diedero

-il gioioso e il triste- in un’ora d’amore,

è nata la mia anima disarmonica; ma tu, madre, lo sei

che mi ha dato il segreto della pace interiore.

Luis Gonzaga Urbina
Luis Gonzaga Urbina

poesia del nascituro

La negazione della nascita, della vita, è espressa in questa poesia di Julia de Burgos, una poetessa portoricana nata in Carolina il 17 febbraio 1914.

Come sei nato per la chiarezza

hai lasciato non nato

hai perso il sereno

prima di me,

e hai percorso secoli

l’agonia di non vederti

Tuo, immensamente tuo,

come sei nato per la chiarezza

hai lasciato non nato,

tuberosa tra due allievi che non si sono mai conosciuti

separare l’eco dall’ombra.

Primavera senza pietose rugiade,

piede fertile che cammina per sempre sulla terra.

Giulia Burgos
Giulia Burgos

A mia madre

Rubén Darío, poeta nicaraguense nato a Metapa nel 1867, dedica questa poesia a sua madre.

Ho sognato di ritrovarmi un giorno

in fondo al mare:

sul corallo che c’era

e le perle brillarono

una tomba unica Mi sono avvicinato con cautela

in quel luogo di dolore

e leggo: “Giace a riposo

quell’amore infelice

ma immenso, santo amore”

La mano nella tomba oscura

Avevo e ho perso la ragione.

Quando mi sono svegliato avevo

la mano tremula e fredda

posto sopra il cuore.

Ruben Dario
Ruben Dario

Quando tra le braccia della madre

La felicità del padre davanti alla visione del figlio con la madre, la descrizione di Antonio Machado in questa poesia inclusa nel suo libro Campos de Castilla, pubblicato nel 1912. Antonio Machado era un poeta spagnolo; Nacque a Siviglia il 26 luglio 1875 e morì in esilio a Collioure, in Francia, il 22 febbraio 1939.

Quando tra le braccia della madre

vide la figura che rideva

del primo figlio, brunito

di sole biondo la testa

del bambino che ha cresciuto

i golosi, piccoli

mani alle ciliegie rosse

e le prugne viola,

o quel pomeriggio d’autunno

dorato, placido e buono,

pensava che potesse essere

uomo felice sulla terra.

Antonio Machado
Antonio Machado

La culla

Il sentimento della madre attraverso la culla per il suo bambino. Juana de Ibarborou nasce a Melo, in Uruguay, nel 1892.

Se sapessi da quale giungla proviene

l’albero vigoroso che ha dato il cedro

girare la culla di mio figlio.

Vorrei benedire il tuo nome esotico,

Vorrei indovinare sotto quale cielo,

sotto quale brezza stava diventando lenta

l’albero che è nato con il destino

essere così puro e piccolo letto.

Albero enorme, che sei diventato umile

per cullare un bambino tra i tuoi segmenti,

scuoti i figli dei miei figli!

Tutta la mia razza dormirà tra le tue braccia!

Giovanna di Ibarborou
Giovanna di Ibarborou

Mamma, voglio essere d’argento

Mamma, voglio essere d’argento.

Figliolo, avrai molto freddo.

Mamma, voglio essere fatto fuori dall’acqua.

Figliolo, avrai molto freddo.

Mamma, ricamami sul tuo cuscino.

Si Certamente!

Proprio adesso!.

Federico García Lorca è stato uno scrittore spagnolo della generazione del ’27; Nacque a Fuente Vaqueros, a Granada, il 5 giugno 1898.

Federico Garcia Lorca
Federico Garcia Lorca

Madre

Maternità proiettata su altri figli. Gioconda Belli è una scrittrice nicaraguense; Nasce a Managua il 9 dicembre 1948.

Non ama più solo i suoi figli,

né è dato solo ai loro figli.

Indossa sul seno

migliaia di bocche affamate.

Lei è la madre di bambini distrutti

di ragazzini che giocano a trottole su marciapiedi polverosi

ha partorito se stessa

sensazione -a volte-

incapace di portare tanto amore sulle spalle

Gioconda Belli
Gioconda Belli

Madre, mia madre

Madre, madre mia,

mi tieni;

E se non mi salvo?

non mi manterrai

Dicono che è scritto

e con grande ragione

essere privazione

causa dell’appetito;

cresce all’infinito

amore rinchiuso;

per questo è meglio

che non ti rinchiudi;

E se non mi salvo?

non mi manterrai

È in questo modo

la forza amorosa,

che alla più bella

la trasforma in una chimera,

la cassa di cera

di fuoco vince,

mani di lana,

piedi di feltro

E se non mi salvo?

mi farai sbagliare

Anche Miguel de Cervantes Saavedra ha scritto della madre. Nacque ad Alcalá de Henares il 29 settembre 1547; È considerato il massimo esponente della lingua ispanica.

Miguel de Cervantes Saavedra
Miguel de Cervantes Saavedra

Fonti

Biografia di Antonio Machado. Consultato nell’ottobre 2021.

Biografia di Miguel Hernandez. Consultato nell’ottobre 2021.

Cesare Vallejo. tre volte . Consultato nell’ottobre 2021.

Julia de Burgos: la sua vita e le sue poesie. Consultato nell’ottobre 2021.

M. Orrego. Alfonsina Storni, cenni di vita e di lavoro . L’Uruguay educa. Consultato nell’ottobre 2021.

Rosalia de Castro. A mia madre. Consultato nell’ottobre 2021.

Rosario Castellano. Nella terra di mezzo. Consultato nell’ottobre 2021.

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Sergio Ribeiro Guevara (Ph.D.)
Sergio Ribeiro Guevara (Ph.D.)
(Doctor en Ingeniería) - COLABORADOR. Divulgador científico. Ingeniero físico nuclear.

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