Cos’è un cladogramma? Definizione ed esempi

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Un cladogramma è un diagramma ramificato o dendrogramma che riflette le relazioni evolutive tra gruppi fratelli e che è costruito secondo i criteri di un’analisi cladistica.

La cladistica , a sua volta, studia se i caratteri di una specie sono esclusivi o derivati ​​da un’altra; tali caratteristiche sono chiamate sinapomorfie . Determinando se una caratteristica è esclusiva o derivata, gli individui possono essere raggruppati insieme e associati a un antenato comune, poiché le sinapomorfie sono caratteri omologhi, cioè ereditati dall’antenato di tutti gli individui di quel gruppo. Con ciò la cladistica propone la classificazione tassonomica dopo aver studiato la distribuzione delle sinapomorfie in un albero filogenetico o cladogramma.

Componenti di un cladogramma

Dai rami di un cladogramma possono originarsi un paio di nuovi rami; tutti e tre si incontrano in un punto chiamato nodo , che indica la separazione di due linee evolutive. I taxa rappresentati si trovano all’estremità di ogni ramo. Taxa è il plurale di taxon , un insieme di organismi correlati e raggruppati in una certa classificazione. Ad esempio, il nome scientifico delle mucche è Bos taurus . In questo caso, il taxon Bos è associato a una categoria chiamata genere e il taxon taurus a una categoria chiamata specie .

I cladogrammi possono avere radice , che indica l’antenato comune degli individui rappresentati. Ogni nodo, insieme alle specie derivate da quel ramo, rappresenta un gruppo o clade monofiletico .

semplice cladogramma
In questo cladogramma si possono vedere due rami principali da cui derivano rami secondari dai nodi (come quelli che originano i rami 2-3 e 4-1). A e B sono due taxa che insieme ai rami 2 e 3 formano un clade; taxa C e D e rami 1 e 4 costituiscono un altro clade.

I cladogrammi sono utili per identificare le sinapomorfie che definiscono ciascuno dei nodi. Anche per determinare le omoplasie , cioè le somiglianze che non implicano un antenato comune; Con questo, si possono trarre conclusioni sul modo in cui tali tratti simili si sono evoluti.

Classi di cladogramma

I cladogrammi presentano gruppi monofiletici. Tuttavia, a seconda dei criteri di classificazione utilizzati, i gruppi risultanti potrebbero non corrispondere a insiemi discendenti da un antenato comune, dando origine a gruppi parafiletici e polifiletici.

gruppi filetici nei cladogrammi

Un gruppo monofiletico comprende lignaggi singoli e indipendenti da un antenato comune.

Un gruppo parafiletico include un antenato comune, ma esclude almeno uno dei discendenti.

Un gruppo polifiletico raggruppa specie discendenti da antenati diversi; non è un gruppo cladistico.

Altri tipi di dendrogrammi

Oltre ai cladogrammi, esistono altri tipi di dendrogrammi utili per stabilire relazioni evolutive, come fenogrammi e filogrammi.

  • Il fenogramma è distribuito in nodi che indicano le caratteristiche condivise dai taxa discendenti da quel nodo.
fenogramma
Questo fenogramma presenta l’origine delle caratteristiche che hanno stabilito l’evoluzione delle classi di animali vertebrati: pesci, anfibi, rettili e mammiferi.

  • Nel filogramma i gruppi fratelli si trovano a distanze diverse dall’antenato comune; anche perché il grado di divergenza si esprime nell’angolo formato dai rami.
filogramma
In questo filogramma la lunghezza dei rami riflette la divergenza tra i taxa, cioè l’ammontare dei cambiamenti evolutivi delle caratteristiche comprese nel diagramma.

Passi per costruire un cladogramma

Quando si costruisce un cladogramma è importante considerare i seguenti passaggi.

  1. Delimitare l’interesse o gruppo interno, costituito dai gruppi di cui verranno analizzate le relazioni. Questo gruppo è chiamato campione tassonomico.
  2. Selezionare il gruppo esterno all’insieme del campione di interesse, che permette di stabilire lo stato ancestrale di una data caratteristica ei suoi stati derivati, presenti nei discendenti.
  3. Scegliere i criteri per determinare, all’interno della variabilità dei caratteri, quelli che verranno analizzati nel campione tassonomico.
  4. Codifica i caratteri scelti. Se sono isolati, i caratteri possono essere codificati in base alla loro assenza o presenza; se sono quantitativi, possono essere indicati in intervalli o classi.
  5. Con i caratteri codificati, costruire matrici che, da vari algoritmi ospitati nei programmi per computer, produrranno i probabili cladogrammi. I cladogrammi risultanti dipendono dal numero di taxa considerati: per tre taxa, tre alberi. 
  6. Valutare gli alberi ottenuti attraverso un criterio di scelta, come la parsimonia , che sceglie l’albero che ha il minor numero di modifiche, cioè che aggiunge il minor numero di passi lungo tutti i suoi rami.

Fonti

Curtis, H., Barnes, NS, Schnek, A., Massarini, A. Biologia . 7a edizione. Editoriale Médica Panamericana., Buenos Aires, 2013.

Gelambi, M. Cladogram: cos’è, a cosa serve, esempi . ergastolano.

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Maria de los Ángeles Gamba (B.S.)
Maria de los Ángeles Gamba (B.S.)
(Licenciada en Ciencias) - AUTORA. Editora y divulgadora científica. Coordinadora editorial (papel y digital).

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