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All’interno degli studi linguistici ci sono diversi approcci che aiutano a tracciare una mappa di ogni lingua per apprenderla, insegnarla e analizzarla in profondità.
La grammatica si occupa di studiare le regole che governano una lingua e le relazioni che esistono tra i vari elementi che la compongono. Le categorie grammaticali ci aiutano a classificare questi elementi ea sistematizzarne l’applicazione e lo studio. Le categorie grammaticali sono varie perché rappresentano la realtà che è essa stessa varia e multiforme.
Utilizzando parti del discorso raggruppiamo diversi elementi in insiemi secondo determinati parametri condivisi. Dovrebbero essere intesi come entità sfocate, non riquadri di delimitazione ben definiti. Del resto le categorie cercano solo di essere uno strumento di studio per un sistema vivo che è il linguaggio.
Categorie grammaticali
1.- Sostantivi: sono quelle parole che designano un’entità fissa. Ci sono nomi propri (María, José), comuni (libro, tavola), collettivi (esercito, gregge), astratti (bellezza, altezza), numerabili, non numerabili, animati e inanimati, ecc.
2.- Aggettivi: sono le parole che usiamo per descrivere gli attributi di un sostantivo. L’aggettivo deve concordare in numero e genere con il sostantivo a cui si riferisce. Quindi abbiamo una casa grande, una giornata terribile. Gli aggettivi grande e spaventoso concordano con i nomi nelle rispettive frasi.
3.- Verbi: denotano il processo, lo stato o l’azione compiuta dal soggetto della frase (che può essere un sostantivo o un pronome per esempio). I verbi hanno tempo, modo, aspetto e voce. È la categoria grammaticale più complessa.
4.- Avverbi: sono quelle parole che aggiungono caratteristiche ad altri avverbi, aggettivi e verbi. Gli avverbi di solito esprimono circostanze, ad esempio: modo, luogo, tempo, quantità, ecc. Alcuni avverbi sono: qui, ieri, molto, abbastanza, buono, cattivo, solo, ecc.
5.- Preposizioni: le preposizioni hanno la funzione di presentare le aggiunte e sono caratterizzate dal precedere il complemento. Sono una parte invariabile della frase e costituiscono un numero limitato di elementi nella lingua. In spagnolo le preposizioni sono: a, ante, bajo, cabe, con, contra, de, desde, durante, en, entre, hacia, hasta, mediante, para, por, según, sin, so, sobre, tras, versus, attraverso.
6.- Congiunzioni: questo tipo di parola collega proposizioni, frasi o parole. Secondo la congiunzione usata, esprimeremo un’unione tra idee, una rottura, una contraddizione o altre relazioni logiche. Alcuni esempi di congiunzioni sono: e, tuttavia, sebbene, piuttosto, o, perché, ecc.
7.- Articoli: questo tipo di categoria serve a specificare il riferimento fatto al sostantivo. In spagnolo sono determinati o indeterminati, e corrispondono a: el, la, los, las, un, uno, una, unos, unas, al, del.
8.- Pronomi: sono parole che si riferiscono a cose e persone reali ma che cambiano referente in base ad altri elementi del contesto. In spagnolo, i pronomi possono essere: personali (yo, tú, él), dimostrativi (this, that), relativi (that), interrogativi (who), indefiniti (some) e numerali (one, two, three).
9.- Interiezioni: questo tipo di parola equivale a una frase e svolge funzioni espressive, conative o rappresentative. Alcune interiezioni sono: Stop!, Ahi!, Wow!
Riferimenti
Burguera, J. (2012). Introduzione alla grammatica spagnola: categorie grammaticali. Disponibile su: books.google.co.ve/books?id=8bnCsELp4ZMC&dq
Navarro, R. (2014) Morfologia in spagnolo. Disponibile su books.google.co.ve/books?id=ZcOKAgAAQBAJ&dq
Reale Accademia Spagnola. (s/f) Termini linguistici. Disponibile su: https://www.rae.es/dpd/ayuda/terminos-linguisticos